Si è svolto sulla piattaforma zoom, a causa delle restrizioni per il Covid-19, il nostro incontro mensile di spiritualità. La meditazione è stata offerta da monsignor Carmelo Pellegrino, Prelato teologo della Congregazione delle Cause dei Santi.
Il lieto annuncio è che Dio ama, ed è venuto a dare notizia di salvezza e a liberare i poveri, i ciechi e i prigionieri: per riceve l’amore di Dio bisogna essere in una di queste categorie e lo siamo tutti in qualche misura. In cosa consiste l’amore di Dio? Unicamente nell’amore per il prossimo. Quello che si riceve come dono, diventa in seguito un compito da svolgere: “Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano” (Lc 6,27). L’amore cristiano dunque, comincia quando l’amore-convenienza umano finisce.
Questo dono – che per natura sua deve diventare compito – è cuore della vita cristiana e quindi deve diventare cuore della nostra relazione con Dio che si alimenta nella vita di preghiera. La preghiera è una dimensione necessaria per la vita di grazia che riceviamo. È a partire da questo che entriamo sempre di più nella vita divina. Cosa dobbiamo chiedere? La grazia di Dio, la potenza dello Spirito Santo.
Attraverso la preghiera il Signore ci insegna ad amare come Lui ci ha amati, cioè ad amare i nemici. Di questo amore siamo capaci quando c’è la relazione con Dio. Nella preghiera chiediamo la grazia per vivere questo amore. Allora a partire da questo momento fioriscono le virtù: Oggi c’è molta latitanza di uomini virtuosi, uomini, cioè, capaci di testimoniare questo amore fino a dare la propria vita per gli altri. I santi sono i grandi testimoni di questo amore, la loro esperienza fa sì che questa condizione diventi continuativa e consolidi l’atteggiamento virtuoso tipico dei veri cristiani.
di Simone Antonio Cassiba